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Fields of Athenry

Se avete frequentato almeno qualche volta un pub irlandese, anche solo in occasione della festa di San Patrizio, sicuramente conoscete questa canzone: Fields of Athenry. Prima di scoprirne i retroscena storici, vi diamo qualche veloce info sulla stessa. L’autore è Pete St. John, che la compose nel 1979. Nei primi tempi fu accusato di plagio, perché girava la voce che avesse copiato le parole di una precedente canzone del 1880, ma fu ampiamente dimostrato che non era affatto vero. Ad ogni modo, dopo la sua pubblicazione, Paddy Reilly fu talmente abile nel distribuirla che oggi è praticamente l’inno non ufficiale degli irlandesi di tutto il mondo. Soprattutto in passato, molte strofe venivano cambiate in modo che diventassero pro-IRA, ma questa è una storia che racconteremo un’altra volta.

 

E dunque, qual è la storia che questa splendida canzone ci racconta? I protagonisti sono due giovani irlandesi, Michael e Mary. I due sono sposati ed hanno un figlio, ma Michael si trova in prigione. Perché? Per aver rubato del mais. Ed ora lo aspetta un crudele destino: la deportazione in Australia. Eccessivo dite? Forse è il caso di raccontare il contesto storico in cui i due giovani si muovono, quello della cosiddetta Great Famine, la Grande Carestia che colpì l'Irlanda tra il 1845 e il 1849, causando la morte di un milione di persone e l'emigrazione all'estero di un ulteriore milione. Cosa era successo? L’Irlanda del XIX secolo era una terra povera ed agricola. La maggior parte degli irlandesi aveva una dieta estremamente monotona: patate! Solo ed esclusivamente patate! 

 

Si, questi sono i mangiatori di patate olandesi di Van Gogh, ma rende bene l'idea.
Si, questi sono i mangiatori di patate olandesi di Van Gogh, ma rende bene l'idea.

La patata era arrivata in Irlanda almeno dal 1590 e quando i contadini scoprirono che la coltivazione del quantitativo di patate necessarie per vivere era minore rispetto ad altre colture - rendendo così disponibili terreni per l'allevamento, con conseguente surplus che venduto fruttava qualche soldo in più - ci si fiondarono. Nel 1750 l’isola era praticamente un enorme campo di patate e nel XIX secolo più di un terzo della popolazione dipendeva dal raccolto di patate per poter sopravvivere. Per intenderci, nel 1840 la popolazione mangiava circa 5–6 kg di patate al giorno, ossia 3 volte al giorno. Ma cosa succede se un simpatico oomicete decide di papparsele prima di voi? 

 

Nell'autunno del 1845 questo oomicete (causa della peronospora) distrugge ⅓ del raccolto, l'intero raccolto del 1846 e gran parte del raccolto del 1848. Ed è subito panico! Le possibili alternative erano o fermare l'esportazione di grano - soluzione malvista dai proprietari terrieri, quasi tutti britannici - o quella di inviare cibo verso l'isola, soluzione resa difficoltosa dalla politica protezionista riassunta nelle cosiddette Corn Laws, uno dei capisaldi della  politica economica britannica. Si decise di abolirle - ma solo in parte - al fine di facilitare le importazioni dagli Stati Uniti, ma la mancanza di infrastrutture e la disorganizzazione nella gestione dei centri per la distribuzione di cibo provocò tumulti e sommosse fra la popolazione, che nel frattempo crepava di fame. Gli inglesi risposero nel solo modo che conoscevano: instaurando la legge marziale. Poteva andar peggio? Ovviamente si. Dal 1846, su una popolazione già prostrata dalla fame, prendono facilmente piede febbri e tifo che aumentano la mattanza.

 

Quella gran brava persona di Trevelyan.
Quella gran brava persona di Trevelyan.

Torniamo a Michael e Mary. Michael ha rubato del mais dai depositi di Trevelyan, ribellandosi alle leggi dettate dalla Corona Inglese pur di far mangiare la sua famiglia. Trevelyan non è un nome messo lì a caso, proprio no. Sir Charles Edward Trevelyan era il Segretario del Tesoro britannico in quegli anni e, da buon inglese, non amava gli irlandesi. Durante la carestia, infatti, fu molto critico verso le politiche di aiuto e rallentò l’invio di cibo e aiuti economici, convinto com’era che il mercato si sarebbe regolato da solo. E poi, appunto, non amava gli irlandesi, tanto che pensava che la carestia fosse "the judgement of God sent the calamity to teach the Irish a lesson". Se pensate sia uno stronzo, sappiate che non era l’unico: tantissimi inglesi la vedevano alla stessa maniera.

 

Come detto, il destino di Michael è segnato: vien fatto salire a bordo di una nave con destinazione Botany Bay, Australia. I primi europei che ci arrivarono erano i membri dell'equipaggio dell'Endeavour di James Cook (1770). All’inizio Cook chiamò la baia Stingray Harbour, ma in seguito fu cambiato con Botany Bay per la diversità di nuove specie di piante e animali scoperti. Londra decise di fondare in zona una colonia penale (che i carcerati erano troppi e qualcuno bisognava pur mandare a fondare colonie) nel 1788. Da allora, Botany Bay divenne sinonimo di criminalità ed anche di immoralità, visto che nel 1789 furono portate lì svariate prostitute dalla nave Lady Jordan proveniente da Londra.

 

I famosi campi di Athenry
I famosi campi di Athenry

E per ultimo, ma non meno importante, Athenry! Si tratta di un villaggio (lo stesso da cui vengono i due giovani) della Contea di Galway, che in quel periodo soffrì terribilmente la carestia. Quindi, tutto torna perfettamente. Visto quanta Storia si nasconde dietro una bella canzone? Ora potrete fare i fighi con la tipa/il tipo che state provando ad approcciare, snocciolando queste pillole di Storia irlandese quando andrete a farvi una Guinness nel vostro Irish Pub di fiducia. Non garantiamo però che apprezzeranno la cosa. 

 

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