Anche se con un po’ di ritardo (dannata vita sociale!), finalmente ci accingiamo a parlare della nostra due giorni parigina in compagnia degli amici di La Boite a Histoire. Se vi ricordate, già lo scorso anno partecipammo al festival che questi ragazzi organizzano presso il locale La Colonie: mangiammo, bevemmo, cantammo e parlammo del 1848 in Francia e in Europa. Fu così divertente che, quando li abbiamo incontrati a Caserta per una conferenza e ci dissero che era in cantiere la seconda edizione, non ci abbiamo pensato due volte a partire alla volta della Ville Lumière. Soprattutto visto che, stavolta, Pinte di Storia era anche partner ufficiale!
Midnight in Paris

Dato che quest’anno il festival durava un solo giorno, abbiamo deciso di prenderci una mezza giornata libera per girare la città. Parigi val sempre una passeggiata. Decidiamo, come prima cosa, di tornare a Notre Dame. L’avevamo visitata anche l’anno scorso, quindi andiamo a vedere di persona i danni del rogo. Per fortuna, anche se malconcia, la Nostra Signora è ancora lì. E chissà che, per la prossima edizione del festival, non la potremo rivedere in tutto il suo splendore. Ci sono due cose che di Parigi non si possono non amare: la passeggiata lungo la Senna e la Torre Eiffel. Ora, se a questo aggiungete una bella serata primaverile con tanto di luna… beh, diciamo che ci siamo sentiti un po’ come nel film Midnight in Paris!
Ma passiamo al giorno del festival. Quest’anno l’argomento era la prima crociata. Sembra un tema banale, vero? Che ci sarà da dire mai sulle crociate, le conoscono tutti. Ah, quante cose invece possiamo dire, soprattutto sulla convinzione che abbiamo di conoscerle. Ma andiamo con ordine.
Il Festival

La mattina inizia in modo semplice e spensierato: giocando. Chi non vorrebbe iniziare la propria giornata facendo un bel gioco da tavolo il cui scopo è arrivare per primi a conquistare Gerusalemme? Il nostro intrepido presidente, sprezzante del gap linguistico (il francese lo parla, ma insomma un italiano contro tre francesi è una bella sfida) si lancia impetuoso nella battaglia impersonando niente poco di meno che Goffredo di Buglione, l’uomo che espugnò Gerusalemme nel 1099. E poteva forse fallire il buon presidente sentendo il peso della responsabilità di aderire alla realtà storica? Certo che no, ed infatti la vittoria è stata sua, così come l’ambito premio: una rivista storica francese dedicata alle Crociate (ma per sua fortuna c’erano anche articoli di storia moderna e contemporanea). Dopo questa esaltante vittoria fuori casa (popopopopopoooooooo), le vostre Pinte hanno amabilmente ascoltato vari interventi sul ruolo delle donne nella prima crociata.
Dopo un veloce pasto presso i mercati di Boulevard de Magenta, al nostro rientro abbiamo trovato una dolce sorpresa: strudel e baklava per tutti!!! Solo dopo aver soddisfatto i nostri istinti predatori, la ragione è tornata a farsi abbastanza strada da farci domandare: “perché stiamo mangiando gratis dolci tedeschi e turchi?”. Già, perché? Generosità dei ragazzi di La Boite? Si, ma per una buona ragione: sono dolci medievali! Ricordate il post che abbiamo dedicato all’argomento? Ecco, tutto quello che vi abbiamo raccontato lo abbiamo saputo al festival. Cibo e/è cultura!

Ed arriva la fase conclusiva del festival, quella pomeridiana. Due sono stati gli interventi che vogliamo mettere in evidenza: archeologia delle crociate e filmografia sulle crociate. E torniamo a quello che dicevamo prima, che noi si crede di conoscere bene le crociate. Ed invece conosciamo bene soltanto l’immaginario che abbiamo di queste. Come ci è stato mostrato in questi due interventi, le crociate che “conosciamo” sono quelle che i film ci hanno raccontato, diventando un paradigma così forte che persino gli archeologi devono stare molto attenti durante il loro lavoro… l’immaginario da “Indiana Jones e l’ultima crociata” è così radicato che si fa fatica persino a credere di averlo!
E per concludere il festival come lo si era iniziato, via tutti a giocare al burger-quiz crociato! Formati due team, i ragazzi di La Boite ci hanno mostrato alcune frasi che bisognava decidere se fossero tratte da fonti dell’epoca o se, al contrario, erano di epoche più recenti. E non credereste mai quante frasi che attribuiremmo ad un crociato medievale siano in realtà da attribuire a personaggi contemporanei. Siamo più crociati dei crociati!
Insomma, anche se stavolta il festival è durato un giorno solo, ci siamo divertiti come matti. Non potevamo non concludere questa esperienza condividendo una buona pinta di birra coi ragazzi di La Boite, levando i calici a questo festival appena concluso con la speranza di essere nuovamente nella capitale francese il prossimo anno per la terza edizione.
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