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Cieli di fuoco. Duelli ed epopee aeree nella Grande Guerra

I primordi dell'aviazione e gli "Assi" della caccia della Prima guerra mondiale sono spesso avvolti da un alone di fascino e leggenda. Come andavano davvero le cose e chi erano questi personaggi?

Lo abbiamo scoperto l'8 aprile insieme ad un folto e partecipe pubblico grazie alle "evoluzioni storiche" di Edoardo Nicoletti e Michele Lacriola, "Assi" della divulgazione e appassionati affabulatori.

Il penultimo degli "History Mondays" della stagione 2018/2019 si è rivelato poi l'occasione per avvicinare queste storie ai nostri cieli: come andò la guerra nell'aria in Puglia?

 

"Sarò contento di essere il primo..."

 

Abbiamo aperto la serata con la storia e il racconto in prima persona di Giulio Gavotti, l'avventuroso pilota protagonista del primo bombardamento aereo della storia, in Libia nel 1911. Un autentico primato italiano!

E pionieri sono stati anche i primi piloti militari che cavallerescamente si sfidavano nei cieli di tutta Europa all'inizio del Primo conflitto mondiale.

Ben presto però le cose cambiarono e la macelleria umana delle trincee richiese il suo tributo di crudeltà anche nei cieli.

Corsari e Yankees nei cieli di Puglia

E veniamo alla nostra regione, la Puglia. Ancora avventura nel racconto di Gabriele D'Annunzio, protagonista dello spericolato bombardamento su Cattaro effettuato con i biplani caproni partiti dai campi di Gioia del Colle nel 1917.

E poi le vicende dei ripetuti attacchi aerei alla città di Bari succedutisi per tutta la durata del conflitto ad opera dei piloti austriaci.

Infine la sorprendente vicenda dei quattrocento cadetti americani mandati a Foggia, nel 1917, per imparare l'arte del volo. A comandarli un tipetto di tutto rispetto, "Little flower" Fiorello La Guardia, il futuro popolarissimo sindaco di New York.

 

Tra qualche settimana proseguiremo a volare con la fata verde

Gli History Mondays non finiscono certo qui! Ti aspettiamo il 6 maggio per il prossimo live “Muse or amusement? La fata verde alla prova dei fatti”. Parleremo di assenzio e lo degusteremo alla maniera tradizionale per scoprire ancora una volta storie e risvolti assai "stupefacenti". Non mancare!    

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