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6 birre, 6 storie, 6 film

Sin dai tempi più remoti, la birra ha accompagnato l’umanità nel corso della sua storia. Inventata dai Sumeri ed arrivata sino a noi, la birra non è solo una compagna di viaggio, ma anche una Musa che può allietare con mille racconti. Ed è con sacra reverenza che, il 18 marzo 2019, noi Pinte e tutti gli accoliti che si sono riuniti presso la Cittadella delle Arti abbiamo ascoltato le storie che 6 muse avevano da raccontare per bocca nostra, accompagnate in ciò da spezzoni di film (celebri e non) nei quali compariranno le birre stesse, a riprova ancora una volta del loro essere silenziose ma onnipresenti compagne nel lungo cammino della Storia umana.   

 

San Patrizio, libera nos ab abstemi

Lunedì 18 marzo è una data difficile: è il dopo San Patrizio, patrono d’Irlanda e scusa perfetta per spillare intere botti di birra. Dopo un tale baccanale alcolico, come convincere le persone a darsi nuovamente appuntamento al bancone del pub? Offrendo loro la possibilità di bere birre che assai difficilmente troveranno altrove! Ed ecco quindi comparire grazie ai nostri potenti mezzi una St. Austell, una White Ghost, una Red Brick ed altre 3 birre ispirate alla nobile tradizione brassicola anglosassone.

 

Di irlandesi americani, danesi litigiosi e scrittori beoni

Quali storie portavano con sé queste birre? Le più varie e stravaganti. La Marmelade on Rye ci ha parlato delle birre celtiche della Caledonia, antiche quasi quanto l’umanità; la Mikkeller delle dispute familiari tra Jacobsen senior e suo figlio, i fondatori della Carlsberg; la Red Brick della difficile vita degli emigranti irlandesi nell’America del XIX secolo; la St. Austell ci ha raccontato delle riunioni degli Inklings, nelle cui fila ritroviamo un certo Tolkien e così via. E i film? Quali film avremo mai scelto per accompagnare cotante birre? Il filo conduttore è stato decisamente l’orrore, di quello che ti assale quando hai appena mangiato l’ultima sgagliozza fritta (e salatissima) e scopri di aver già finito la tua birra. Dall’orrore surreale dei sabba satanici di Haxan del 1922 al più prosaico ma non meno inquietante Essi Vivono di Carpenter del 1988, le muse della settima arte hanno mirabilmente cooperato con quelle dell’arte brassicola per offrire a tutti una stupenda serata di ottimo cinema, birre scelte e storie avventurose.

 

Ti sei perso l’evento o ne vuoi ancora?

Non ti crucciare, gli History Mondays non finiscono certo qui! Ti aspettiamo l’8 aprile per il prossimo live “Cieli di fuoco. Duelli ed epopee aeree nella Grande Guerra”. Non mancare!    

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