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Puglia araba/ البوليا العربية

Una Puglia che davvero non ti aspetti, quella che abbiamo raccontato nel live del 4 marzo a La Cittadella delle Arti di Modugno. Uno spettacolo pensato proprio per rispondere a quella retorica dell’invasione che tanto va di moda oggi. Oltre al fatto che di invasioni ne abbiamo avute così tante da perderne il conto, l’arrivo di gente dal Levante o dalle coste nordafricane non è certo una novità: per più di un millennio le genti di Puglia hanno visto arrivare forestieri dal mare e spesso e volentieri loro stessi se ne andavano altrove! 

 

Principi ed emiri

Uno dei simboli più noti della regione sono le sue cattedrali romaniche, nulla lascerebbe supporre che c’è stato un tempo in cui avremmo ascoltato in queste terre il richiamo del muezzin. Ed invece, nei tempi in cui longobardi e bizantini se le davano fortissimo in Italia, a Bari e Taranto nascevano e si sviluppavano emirati e principati musulmani. Erano tempi eroici dai nomi quasi fiabeschi: abbiamo gli emiri Mufarrag e Sawadan, al centro di storie, aneddoti e racconti, ed i conti e duchi longobardi loro avversari come Adelchi.

 

Pirati, viaggiatori, fuggitivi e molto altro

Anche dopo che se ne furono andati, i rapporti tra pugliesi e mondo arabofono (poi ottomano) non cessarono mai del tutto. Spesso ci si scambiava beni e servizi, qualche altra volta cannonate e schioppettate, ma il numero di quanti andavano e venivano da un lato e dall’altro rimase costante. Schiavi che diventano governatori, mercanti truffaldini, pirati cartografi e chi più ne ha più ne metta, fino a giungere al secolo scorso, quando dalla Puglia partirono le onde di Radio Bari, nota a tutti per essere stata la prima radio libera ma che nacque parlando arabo.

 

Prossimi incontri

Gli History Mondays continuano. Il prossimo live che vi proporremo lunedì 18 marzo sarà “6 birre, 6 storie, 6 film”. Dietro ogni birra c’è una grande storia (ed un grande film). Non perdetevelo!

'arak fi almarat alqadima/ أراك في المرة القادمة           

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